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    Ecomedica è la prima struttura in Italia a disporre nel suo parco tecnologico dell’acceleratore di nuova creazione di Elekta che, anche grazie all’ausilio dell’Intelligenza Artificiale, fonde insieme elevati standard di precisione, sicurezza, affidabilità e velocità d’esecuzione del trattamento. Questo acceleratore, insieme al Linac Versa HD, sono tra gli strumenti più moderni ed efficaci nel trattamento di tutte le neoplasie, anche nei distretti più complessi e difficili da trattare, grazie all’adozione di tecniche di trattamento e sistemi di precisione di ultima generazione.

    Il reparto di radioterapia in Ecomedica
    Professionalità, umanità, innovazione, alta tecnologia, sicurezza, cura personalizzata: questo è il Reparto di Radioterapia di Ecomedica in Empoli. Piccola ma sofisticata realtà sanitaria, parte del gruppo panaeuropeo Ergéa, contestualizzata in una struttura poliambulatoriale-multispecialistica, che cura i pazienti affetti da patologie oncologiche, supportata da un reparto di Diagnostica per Immagini all’avanguardia, che unisce la migliore tecnologia ad un alto grado di competenza e preparazione.
    Dr. Alessandro Fanelli – Medico Specialista in Radioterapia Oncologica

    Il percorso del paziente oncologico in Ecomedica: la radioterapia

    Cos’è la radioterapia?

    La radioterapia è una terapia localizzata in grado di arrestare la crescita e di attenuare i disturbi provocati dalla malattia. La radioterapia utilizza radiazioni ionizzanti prodotte da specifiche apparecchiature chiamate acceleratori lineari (linac) che vengono dirette contro la massa tumorale ed impediscono alle cellule cancerose di moltiplicarsi nonché riducono progressivamente la dimensione del tumore.

    Il percorso radioterapico del paziente oncologico in Ecomedica

    Una volta valutato il quadro clinico del paziente, gli esami diagnostici e accertata la presenza di un tumore, si procede con la prenotazione di una visita radioterapica.

    Durante la visita il medico radioterapista decide se la radioterapia è indicata nel caso specifico, programma gli appuntamenti, pianifica il trattamento radioterapico e controlla le      condizioni cliniche durante tutto il periodo di cura, prescrivendo eventuali farmaci di sostegno.

    Il piano di trattamento personalizzato vero e proprio viene elaborato dal fisico medico seguendo le indicazioni del medico radioterapista, con il supporto di computer che utilizzano complesse tecniche di calcolo dosimetrico stabilisce le dosi di radiazioni specifiche per ogni paziente e verifica le apparecchiature di trattamento (acceleratori lineari, brachiterapia, simulazione).

    L’operatore che esegue materialmente il trattamento è il tecnico sanitario di radiologia medica, il quale lavora a strettissimo contatto con il medico radioterapista per eseguire al meglio la terapia e con il fisico medico per verificare quotidianamente lo stato di perfetto funzionamento dell’acceleratore lineare e delle altre apparecchiature.

    Sono poi sempre presenti un infermiere che si prende cura del paziente durante tutti i trattamenti, disponibile per risolvere qualsiasi disturbo si dovesse presentare e personale di supporto che accompagna i pazienti che necessitano di assistenza, recupera e distribuisce la documentazione clinica e aiuta il personale medico per qualsivoglia necessità.

    Il paziente è quindi seguito dall’inizio alla fine del ciclo di trattamenti radioterapici da un team che collabora costantemente per fornire assistenza al paziente, metterlo a proprio agio per rendere la sua esperienza il più serena possibile e massimizzare i risultati del trattamento stesso.

    Quali sono le fasi del trattamento radioterapico?

    1. La prescrizione del trattamento radioterapico
    Per essere sottoposti a un trattamento di radioterapia è necessario eseguire ad una prima visita ambulatoriale con il medico radioterapista. Il medico valuterà lo stato clinico e la relativa documentazione e deciderà se la radioterapia è indicata nel caso specifico.

    2. La preparazione del trattamento radioterapico
    Il trattamento radioterapico vero e proprio è preceduto da una fase di preparazione che comprende la centratura, la pianificazione ed eventualmente la simulazione.

    • La centratura
      Consiste nell’esecuzione di una TAC al fine di acquisire tutte le informazioni necessarie sulla regione del corpo da irradiare. Nella maggior parte dei casi, al termine della centratura il tecnico di radioterapia esegue dei tatuaggi puntiformi indelebili sulla pelle del paziente, indispensabili per il corretto posizionamento del paziente nelle successive fasi del trattamento.
    • La pianificazione
      In questa fase il medico ed il fisico pianificano al computer le caratteristiche del trattamento radioterapico quali: il volume anatomico da irradiare, gli organi da proteggere, il tipo e la capacità di penetrazione nei tessuti delle radiazioni, la dose di radiazioni da somministrare in relazione alla finalità della cura, il numero di applicazioni, il numero, la posizione e la forma dei fasci da impiegare.
    • La simulazione
      In casi selezionati il trattamento pianificato viene verificato in tutte le sue caratteristiche principali con l’aiuto di procedure di tipo radiodiagnostico.

    3. Il trattamento radioterapico
    Ogni seduta dura generalmente dai 10 ai 30 minuti, ma il tempo di irradiazione effettiva è molto inferiore. Durante la seduta è molto importante rimanere immobili per consentire alle radiazioni di colpire l’obiettivo prefissato. Il trattamento è indolore e successivamente è possibile riprendere le attività abituali e stare a contatto con altre persone.
    I trattamenti radioterapici vengono erogati da macchinari chiamati acceleratori.

    Effetti collaterali del trattamento radioterapico

    I disturbi causati dal trattamento radioterapico dipendono dalla parte del corpo irradiata e dalla dose somministrata, ma anche dallo stato generale di salute del paziente e soprattutto da fattori di sensibilità individuale che sono difficili da prevedere in anticipo. La maggior parte dei disturbi provocati della radioterapia sono fastidiosi ma di lieve entità non grave, mentre in casi meno frequenti possono rendersi necessarie delle cure mediche di supporto (antidolorifici, antiinfiammatori, ecc.). Il personale specializzato di Ecomedica è a completa disposizione del paziente durante l’intero percorso per fornire tutto il supporto necessario.

    Questi fastidi sono comunque temporanei, tendono a comparire nella seconda metà del ciclo terapeutico e ad attenuarsi gradualmente dopo il termine della cura.

    Cosa succede alla fine del ciclo di trattamenti radioterapici?

    Terminato il percorso di trattamenti il paziente effettuerà una visita di controllo con il medico radioterapista e programmerà appuntamenti per la prosecuzione delle cure oncologiche o per il controllo degli effetti e dei risultati ottenuti (follow-up).

    Il percorso del paziente oncologico in Ecomedica: la radioterapia

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    Il percorso del paziente oncologico in Ecomedica inizia dalla fase dell’analisi dello stato del paziente inviato da medici oncologi, medici di base o altri specialisti che hanno richiesto accertamenti diagnostici per verificare o escludere la presenza di lesioni.

    Tali accertamenti possono essere richiesti:

    1. se il paziente presenta sintomi sospetti quali ad esempio perdita di peso improvvisa, stanchezza eccessiva, febbre e/o tosse persistenti, mancanza di respiro (dispnea), sanguinamenti, dolore addominale e riscontro di neoformazioni cutanee;
    2. in presenza di un sospetto legato a risultati di esami medici;
    3. sotto forma di prevenzione nel caso il paziente sia in presenza di uno o più fattori di rischio quali:
    4. familiarità;
    5. presenza di tumori benigni (cisti, polipi, noduli, fibromi, angiomi, etc.);
    6. mutazioni germinali;
    7. sindrome metabolica;
    8. atipie cellulari;
    9. età e stili di vita;
    10. attività lavorativa.

    Innovazione, Diagnostica e Cura Personalizzata: Radiodiagnostica Oncologica all’avanguardia presso Ecomedica con le più moderne apparecchiature.

    Nel cuore della diagnostica oncologica avanzata, il centro medico Ecomedica si distingue per l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia, in particolare attraverso le strumentazioni di ultimissima generazione di Risonanza Magnetica ad alto campo (RM -1.5T Philips Ingenia Ambition), con magnete BlueSeal e la Tomografia Computerizzata (TC – Philips Incisive 128 strati) con ausilio di intelligenza artificiale.

    Queste tecniche diagnostiche vengono impiegate in campo oncologico per escludere o diagnosticare tumori e seguire nel tempo i progressi delle terapie. Differiscono fondamentalmente per il principio di funzionamento: la TC utilizza le radiazioni ionizzanti per ottenere delle immagini tridimensionali mentre la RM sfrutta i campi magnetici per ottenere immagini dettagliate di tutti i distretti corporei. Possono essere richieste singolarmente o parallelamente a seconda dei casi.

    La sinergia tra tecnologia di punta e competenze mediche specializzate presenti presso il poliambulatorio, definisce un nuovo standard nell’approccio alla diagnosi e al monitoraggio delle patologie tumorali.

    Tomografia Computerizzata (TC o TAC): superiore accuratezza diagnostica, velocità d’esecuzione dell’esame e bassa dose di radiazioni.

    Tomografia Computerizzata (TAC) Empoli Ecomedica

    La nuova tomografia computerizzata TC impiegata in Ecomedica offre una visione dettagliata e tempestiva delle possibili lesioni tumorali. La tecnologia avanzata consente una rapida acquisizione di immagini ad alta risoluzione, riducendo al minimo il disagio per i pazienti e la dose di radiazioni ionizzanti e migliorando l’efficienza delle procedure diagnostiche. La chiara visualizzazione della morfologia tumorale e la capacità di caratterizzare i tessuti influenzano positivamente la scelta delle terapie e la valutazione della risposta ai trattamenti.

    Risonanza Magnetica (RM): immagini dettagliate senza radiazioni ionizzanti.

    Risonanza Magnetica Empoli Ecomedica

    In Ecomedica sono impiegate avanzate apparecchiature di risonanza magnetica Philips ad alto campo. La RM, grazie alla sua capacità di generare immagini di alta qualità dei tessuti senza l’uso di radiazioni ionizzanti, rappresenta una scelta ideale per la visualizzazione dettagliata delle lesioni oncologiche. La versatilità delle sequenze di contrasto e la possibilità di ottenere immagini in diversi piani migliorano notevolmente la precisione nella diagnosi e nella pianificazione del trattamento.

    Le nostre apparecchiature si avvalgono delle più avanzate tecniche di accelerazione dell’acquisizione delle immagini (parallele imaging, compressed sensing) e delle più avanzate tecniche per la identificazione e caratterizzazione delle lesioni tumorali (Diffusion Weighted Imaging, Perfusion Weighted Imaging, DIXON imaging).

    Ecomedica: eccellenza nella Multidisciplinarietà

    In Ecomedica tipiche indagini rivolte alla diagnostica oncologica che si possono eseguire sono tramite:

    • la tomografia computerizzata TAC gli studi diretti a bassa dose di radiazioni del torace, gli studi che prevedono l’impiego di mezzo di contrasto multifasici con protocolli a bassa dose di radiazioni a testa, collo, torace e addome;
    • la risonanza magnetica gli studi multiparametrici di prostata, fegato, pancreas, ghiandole salivari. Sempre mediante RM ma in ambito neuroradiologico, la valutazione multiparametrica rapida non invasiva di encefalo e rachide in toto nella patologia oncologica primitiva o secondaria.

    Il centro medico Ecomedica si distingue non solo per l’avanzata tecnologia delle proprie apparecchiature, ma anche per il suo approccio multidisciplinare alla diagnostica oncologica. Un team di esperti radiologi, radioterapisti e tecnici specializzati collabora per integrare le informazioni provenienti dalla TC e dalla RM, fornendo una visione completa quadro clinico. Questo approccio multidimensionale è fondamentale per la personalizzazione delle terapie e il monitoraggio efficace dei pazienti nel corso del tempo.

    Presso Ecomedica, insieme alla radioterapia e la senologia, la radiodiagnostica oncologica è quindi sinonimo di innovazione e presa in carico del paziente in ottica multidisciplinare, per una cura personalizzata. Grazie alle avanzate apparecchiature e all’approccio personalizzato del team medico, nonché alla grande attenzione per l’appropriatezza e le buone pratiche di erogazione degli esami, il centro si pone come punto di riferimento nel trattamento delle patologie tumorali, offrendo ai pazienti un percorso diagnostico e terapeutico all’altezza delle più moderne aspettative mediche.

    Autore Dr. Riccardo Della Nave – Medico Specialista in Radiodiagnostica

    Il percorso del paziente oncologico in Ecomedica: diagnostica oncologica

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    Per le donne ci sono esami fondamentali da effettuare per prevenire o diagnosticare precocemente patologie alla mammella e all’apparato genitale.

    In occasione del Mese della prevenzione contro il tumore al seno, Ecomedica propone due diversi pacchetti:

    1. PACCHETTO PREVENZIONE 1 – 130 €
    2. PACCHETTO PREVENZIONE 2 – 145 €
      • Ecografia al seno
      • Mammografia
      • Visita Senologica
      • Pap Test

    Chiama lo 057199281 oppure scrivi a info@ecomedica.it per prenotare o avere maggiori informazioni.

    Ottobre Rosa – Mese della prevenzione contro il tumore al seno

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    Per noi è importante che ogni persona che entra in Ecomedica si senta tutelato e assistito in ogni forma.

    È proprio per questo che vogliamo spiegarti come funziona il nostro sistema:

    La nostra struttura è dotata di un ampio parcheggio interno dedicato alle ambulanze, ai mezzi di servizio e alle persone invalide.
    Lungo il perimetro della stessa (sul retro, lungo la ferrovia) sono disponibili molti posti auto dai quali si può accedere agevolmente a due ingressi secondari attraverso un passaggio pedonale.

    Il giorno dell´esame è sufficiente che il paziente si presenti ad uno sportello dell´accettazione. Dopo aver atteso il proprio turno dovrà presentare la documentazione necessaria. Tale documentazione sarà suggerita in fase di prenotazione dalla segreteria. Generalmente vengono richiesti:
    – Richiesta medica
    – Documento d´Identità
    – Tessera Sanitaria
    – Esami precedenti
    Inoltre saranno richiesti:
    – Appartenenza a qualche convenzione
    – Eventuali delegati al ritiro del referto

    Verranno rilasciati tutti i documenti necessari all´esecuzione dell´esame:
    – Consenso ad eseguire l´esame
    – Consenso privacy
    – Modulo intervista (solo per alcuni tipi di esame)
    – Cedola per il ritiro del referto

    Il pagamento potrà essere effettuato con le seguenti modalità:
    – Contanti
    – Bancomat
    – Banco Posta
    – Carta di Credito
    e verrà rilasciata la stampa della fattura.

    Il paziente verrà quindi indirizzato dal personale nella zona dove sarà eseguito l´esame. Nella struttura possiamo trovare 4 zone:

    Indicazioni per il ritiro del referto
    I referti saranno ritirati subito dopo l´esecuzione degli esami. Ci sono anche esami che richiedono tempi di risposta maggiori: sarà necessario quindi tornare a ritirarli nei giorni indicati dal Cedolino di ritiro. Il ritiro potrà effettuarlo il diretto interessato oppure un delegato precedentemente comunicato all´accettazione. La persona dovrà presentare:
    – Documento d´Identità
    – Cedolino per il ritiro del referto
    Qualora l´interessato incaricasse un delegato non comunicato all´accettazione, il delegato dovrà presentare:
    – Delega scritta di proprio pugno e firmata in calce dell´interessato
    – Copia del Documento di Identità dell´interessato
    – Documento d´Identità del delegato

    I referti potranno essere anche scaricati ON LINE o spediti per posta o corriere previa richiesta. Solo per il corriere è richiesto il pagamento anticipato della spedizione.

    Prima volta in Ecomedica?

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    Il test da sforzo è un esame che prevede la continua registrazione dell’elettrocardiogramma, mentre il paziente esegue uno sforzo controllato e di intensità graduale, pedalando su una speciale cyclette.
    Lo sforzo, producendo un aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa, determina una maggiore richiesta di sangue da parte del cuore.

    Il test da sforzo serve per valutare eventuali disturbi e/o modificazioni dell´elettrocardiogramma prodotti
    dallo sforzo. Nei pazienti con cardiopatia ischemica nota o sospetta, fornisce principalmente informazioni riguardo il corretto flusso di sangue attraverso i vasi che irrorano il cuore (coronarie).
    In ambito aritmologico, l’esame è utile per valutare il comportamento della frequenza cardiaca, della
    conduzione atrio-ventricolare e di eventuali aritmie atriali o ventricolari durante sforzo.
    È indicato nelle seguenti condizioni patologiche:

    1. diagnosi di cardiopatia ischemica in pazienti con dolore toracico
    2. valutazione funzionale, del rischio e della prognosi in pazienti con cardiopatia coronarica o pregresso
    3. infarto
    4. valutazione dell´efficacia della terapia
    5. valutazione prima e dopo l´intervento di rivascolarizzazione
    6. valutazione di aritmie in casi particolari quali la preeccitazione cardiaca e il prolasso mitralico.

    Il test ergometrico, oltre a svelare la natura di dolori toracici sospetti, permette anche di verificare la
    capacità fisica delle persone e la possibilità che insorgano aritmie pericolose sotto sforzo massimale.
    Per le suddette motivazioni l´esame è parte integrante ed imprescindibile di una corretta e completa
    valutazione cardiologica.

    Per maggiori informazioni

    Call Center 0571 99281

    eMail – info@ecomedica.it

    Prenditi a Cuore – Lo sai che cos’è il test/ciclo da sforzo (o test ergometrico)?

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    La risonanza magnetica della mammella utilizza campi magnetici ed impulsi a radiofrequenza per fornire immagini bi o tridimensionali del seno, senza l’utilizzo delle radiazioni ionizzanti.

    Come la mammografia la risonanza magnetica è riproducibile, operatore indipendente e valuta contemporaneamente entrambi i seni; come l’ecografia, non è influenzata dalla densità ghiandolare e non presenta quindi limitazioni nella detezione di tumori mammari anche nelle mammelle dense ricche di tessuto ghiandolare in cui invece la sensibilità della mammografia si riduce notevolmente.

    Il razionale su cui si basa la risonanza magnetica mammaria deriva dalla capacità di questa tecnica, se utilizzata con mezzo di contrasto, di visualizzare lesioni con marcata vascolarizzazione e neo-angiogenesi, tipica espressione delle lesioni maligne. Il mezzo di contrasto somministrato per via endovenosa impregna le lesioni con elevata vascolarizzazione che risaltano e diventano quindi ben distinguibili rispetto al tessuto normale non impregnato.

    La risonanza magnetica mammaria è la tecnica diagnostica che presenta la maggiore sensibilità rispetto a tutte le altre nell’individuazione dei tumori mammari, pari a circa il 98% (la sensibilità della mammografia è 68-88%) ed ha inoltre un elevato valore predittivo negativo essendo cioè in grado di risolvere dubbi diagnostici emersi dagli esami convenzionali come mammografia ed ecografia in quanto se una lesione non mostra impregnazione in risonanza, nel 97% dei casi è possibile escludere la malignità.

    Il limite principale della risonanza magnetica risulta essere la minor capacità di caratterizzazione delle lesioni in quanto anche le lesioni benigne della mammella possono essere iper-vascolarizzate e quindi “colorarsi” con il mezzo di contrasto; in questi casi, basandosi sullo studio degli aspetti morfologici delle lesioni, sulla dinamica dell’enhancement ed eseguendo un esame ecografico mirato si riesce nella quasi totalità dei casi a dirimere i dubbi.

    La risonanza magnetica mammaria deve essere preferibilmente eseguita, nelle pazienti con ciclo mestruale, tra il settimo ed il quattordicesimo giorno del ciclo (considerando come giorno numero uno il primo in cui il ciclo è iniziato), questo accorgimento permette di ridurre al minimo l’interferenza determinata dal tessuto ghiandolare normale e rendere l’esame maggiormente diagnostico.

    Le principali indicazioni all’esecuzione della risonanza magnetica mammaria con mezzo di contrasto sono:

    • Stadiazione locale pre-chirurgica in caso di diagnosi di tumore al seno per individuare eventuali lesioni aggiuntive occulte presenti nella stessa mammella o nella controlaterale.
    • Differenziazione tra cicatrice chirurgica e recidiva di malattia nelle pazienti operate per tumore.
    • Problem solving in caso di dubbi agli esami diagnostici convenzionali (mammografia e/o ecografia)
    • Controllo nelle pazienti ad elevato rischio di tumore (familiarità, mutazioni genetiche predisponenti, seno denso)
    • Studio in donne con metastasi da carcinoma primitivo sconosciuto
    • Valutazione della risposta in corso di chemioterapia neoadiuvante per tumore al seno.

    La risonanza magnetica mammaria può essere eseguita in modo diretto senza la somministrazione del mezzo di contrasto per:

    • Studio delle protesi mammarie.

    Le controindicazioni alla risonanza magnetica mammaria sono analoghe a quelle per lo studio con risonanza magnetica di altri distretti corporei per esempio la presenza di pacemaker, punti ferromagnetici vascolari, impianti cocleari fissi ecc.. oltre a quelle relative alla somministrazione del mezzo di contrasto endovena come insufficienza renale o reazioni allergiche al mezzo di contrasto. Anche la presenza di espansore mammario è una controindicazione all’esame di risonanza mentre la presenza di protesi non influenza in nessun modo l’esame.

    Risonanza Magnetica Mammaria

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    Presso l’Istituto di Ricerche Cliniche Ecomedica è possibile effettuare su apparecchiatura RM di ultima generazione lo studio multiparametrico della prostata.

    Di recente introduzione nella pratica clinica viene utilizzata per il riscontro , localizzazione e estensione della lesione neoplastica, mirando accuratamente la sede di biopsia e riducendo il numero dei prelievi. I risultati dell’ indagine multiparametrica, unitamente ai dati clinici e istologici, permettono la scelta dei tipo di trattamento da effettuare caso per caso ( chirurgia, radioterapia , ormonoterapia o sorveglianza attiva per forme a bassa aggressività).
    L’ indagine viene effettuata con bobina di superficie esterna , non è fastidiosa, prevede al termine la somministrazione di mezzo di contrasto paramagnetico per vena ( gadolinio chelato) e dura complessivamente circa 25 minuti.
    Durante l’ esecuzione il Paziente viene costantemente sorvegliato dal personale medico e tecnico.

    Per maggiori informazioni è a disposizione il nostro Call Center al numero 057199281

    RM Prostatica – Esami e Preparazioni

    RM Multiparametrica della prostata

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    L´elettromiografia è un esame che serve a studiare la funzionalità del sistema nervoso periferico e dei muscoli volontari ed è richiesto per una vasta gamma di disturbi (parestesie, dolori muscolari, deficit di forza o di sensibilità etc.) riconducibili a patologie a tale livello (ad esempio neuropatie, radicolopatie, miopatie).
    L´esame è basato su una serie di impulsi elettrici applicati sulla cute in corrispondenza di alcuni nervi, dai quali poi viene registrata una risposta tramite elettrodi adesivi. Una seconda parte dell´esame registra l´attività muscolare mediante l´inserzione di sottili elettrodi ad ago nei muscoli da esaminare.

    Per maggiori informazioni e prenotazioni contatta il nostro call-center allo 057199281

    Cosa è
    E´ un esame che serve a studiare la funzionalità del sistema nervoso periferico e dei muscoli volontari ed è richiesto per una vasta gamma di disturbi (parestesie, dolori muscolari, deficit di forza o di sensibilità etc.) riconducibili a patologie a tale livello (ad esempio neuropatie, radicolopatie, miopatie).

    Come si esegue

    Per l´esame agli arti inferiori il paziente è invitato a togliersi pantaloni/gonne, calze e scarpe e a sdraiarsi su un lettino. Per l´esame agli arti superiori solitamente è sufficiente scoprire avambracci e braccia fino al gomito ed eseguire l´esame in posizione seduta, ma può essere talora necessario scoprire gli arti superiori per intero e il torace.
    L´esame elettromiografico si compone di due parti:

    • elettroneurografia (ENG) consiste nell´applicazione di elettrodi di superficie adesivi sulla cute in corrispondenza di alcuni muscoli (per lo studio dei nervi motori) o di alcuni nervi (per lo studio dei nervi sensitivi) e nella stimolazione elettrica del corrispondente nervo in uno o più punti. Tramite gli elettrodi si registra la risposta del nervo allo stimolo applicato.
    • elettromiografia propriamente detta (EMG) non prevede stimoli e consiste nell´inserimento di un sottile elettrodo ad ago in alcuni muscoli per registrarne l´attività a riposo e durante il movimento volontario.

    L´ago serve solo a registrare l´attività muscolare e non viene iniettata alcuna sostanza. Questa seconda parte può non essere necessaria, in relazione al quesito clinico e ai reperti riscontrati durante l´ENG.
    Utilizzando impulsi elettrici e fini aghi intramuscolari, l´esame può risultare fastidioso ma in genere è ben tollerato. Dopo l´esame il paziente può riprendere immediatamente le normali attività.

    Su tale metodica sono basati altri due test:

    • test di Desmedt: studia la funzionalità della placca neuromuscolare e viene richiesto nel sospetto di miastenia gravis. Viene eseguito applicando una breve serie di impulsi elettrici ripetitivi, registrando la risposta con elettrodi adesivi da alcuni muscoli campione.
    • test ischemia/iperpnea: viene richiesto nel sospetto di forme di ipereccitabilità muscolare (spasmofilia) e consiste nel valutare l´attività a riposo di un muscolo della mano tramite un elettrodo ad ago durante una fase di ischemia dell´arto procurata gonfiando il bracciale di uno sfigmomanometro, e successivamente durante una fase di iperventilazione.

    Quanto dura
    La durata è variabile in quanto l´esame non è rigidamente strutturato e la sua esecuzione può variare anche in itinere in base al quesito clinico e ai reperti via via riscontrati. Per un esame ai due arti l´esecuzione può richiedere mediamente fra i 20 e i 40 minuti.

    Preparazione all´esame
    E´ opportuno non applicare creme nei distretti in esame e possibilmente indossare abiti e calzature facili da rimuovere. E´ bene portare con sé la documentazione relativa al problema per cui l´esame è stato richiesto. Non è necessario il digiuno né sospendere le abituali terapie.

    Controindicazioni

    L´ENG in sé non ha particolari controindicazioni, tuttavia è bene avvisare il medico della presenza di pacemaker o defibrillatori impiantabili in modo da evitare stimoli elettrici vicini al device (ascella, fossa sovraclaveare).
    L´EMG ad ago è controindicata in caso di gravi coagulopatie o piastrinopenie. In caso di terapie anticoagulanti o antiaggreganti l´esame può essere effettuato ma è opportuno informare il medico per valutare caso per caso l´opportunità di limitare la parte ad ago.
    L´EMG ad ago è inoltre controindicata sull´arto precedentemente sottoposto a linfadenectomia (svuotamento ascellare) o in sedi di recente trombosi venosa profonda o tromboflebite, come pure in altri casi di particolare suscettibilità alle infezioni.
    L’esame inoltre può risultare non eseguibile in caso di medicazioni estese che impediscano il posizionamento degli elettrodi registranti e l’accesso ai punti di stimolazione.

    Elettromiografia

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    Da oggi è attivo presso la nostra struttura un reparto di Endoscopia diretto dal Dott. Massimiliano Biagini già direttore dell´Unità Operativa Complessa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva del ´USL 11. Avvalendosi delle più moderne strumentazioni il reparto di endoscopia è in grado di eseguire colonscopie, gastroscopie e polipectomie.

    Che cos´è la colonscopia

    Consiste nell´introduzione di una sonda flessibile (colonscopio) attraverso l´orifizio anale per esplorare e vi¬sualizzare la mucosa del retto e del colon, in precedenza opportunamente pulito per mezzo di una adeguata preparazione intestinale. In base alle indicazioni la colonscopia può essere condotta per esplorare il grosso intestino solo parzialmente (es.: rettoscopia, rettosigmoidoscopia, ecc.) o fino a visualizzare il fondo ciecale (colonscopia totale o pancolonscopia). Nel corso dell´esame, qualora vi sia indicazione, è possibile esplorare anche l´ileo terminale, attraverso la valvola ileo-ciecale, possono essere prelevati piccoli frammenti di mucosa (biopsie) per esame istologico e si possono effettuare procedure aggiuntive, diagnostiche o terapeutiche.

    Che cos´è la gastroscopia

    L´Esofago-Gastro-Duodeno-Scopia (spesso detta semplicemente gastroscopia) si esegue con una sonda flessibile (gastroscopio), che viene introdotta attraverso la bocca. In alcuni casi, utilizzando uno strumento particolare di diametro ridotto, l´esame può anche essere eseguito introducendo l´endoscopio attraverso le narici, previa leggera anestesia locale. È un esame endoscopico che permette di esaminare, in visione di¬retta, il tratto superiore del tubo digerente (esofago, stomaco e le prime due porzioni duodenali). In corso di esame possono essere prelevati piccoli frammenti di mucosa (biopsie) per esame istologico e si posso¬no effettuare procedure aggiuntive, diagnostiche o terapeutiche.
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    Attivo il Reparto di Endoscopia diretto dal Dott. Biagini

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